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21 dicembre 2009

Walking with Therizinosaurs


Ricostruzione ipotetica di un therizinosauride in postura plantigrada. In base alla struttura della caviglia di questi dinosauri, tuttavia, è improbabile che il piede assumesse una tale postura.
Essere parte della comunità paleontologica mondiale è un grande privilegio. Significa connessione, condivisione, ma, sopratutto, compensazione. Nessuno può aspirare a conoscere tutto e con egual profondità; nondimeno, il sistema di conoscenza collettiva e condivisa quale è oggi la Rete compensa egregiamente i limiti individuali. Oggi vi parlo di un esempio di questa piacevole e sinergica inteconnessione di menti e conoscenza.
Nel precedente post, avevo espresso il desiderio (quasi la speranza) che un giorno anche i therizinosauri entrassero a far parte del club di dinosauri che hanno lasciato orme fossili note. Il loro piede altamente apomorfico li renderebbe chiaramente riconoscibili ed identificabili.
In perfetta sintonia con lo Spirito del Natale Mesozoico (AKA Saturnalia) che fa avverare i desideri, nel giro di poche ore dalla pubblicazione del post, ho ricevuto una e-mail da Jerry Harris (che ho scoperto da tempo essere un lettore di questo blog) il quale mi segnala che, effettivamente, esistono delle orme, già descritte in letteratura, che hanno tutti i requisiti per essere di therizinosauro. Non solo Jerry mi ha segnalato questi dati, ma me li ha inviati, così che io possa condividerli con tutti i miei lettori!
Zakharov (1964) descrive una pista di orme dal Cenomaniano del Tadzhikistan, battezzata Macropodosaurus. Le orme sono vagamente plantigrade, tetradattile, con il primo dito più corto degli altri, ed i restanti 3 subequali. Gli unguali sono affilati e relativamente allungati. La pista è stretta, e ciò indica un animale a postura eretta parasagittale, ovvero, un dinosauro. Gli unici dinosauri cretacici asiatici con un piede che può lasciare orme di quella forma sono i therizinosauri. Sebbene Zakharov (1964) non giunga a questa conclusione, essa è invece discussa nel dettaglio da Sennikov (2006), il quale mostra una serie dettagliata di evidenze morfologiche a sostegno di questa interessante interpretazione.
Effettivamente, la morfologia ossea dei piedi therizinosauridi, in postura plantigrada, si adatta molto bene alle orme Macropodosaurus. Un aspetto veramente interessante, che meriterebbe uno studio ulteriore, è che le orme Macropodosaurus mostrano i segni di una membrana interdigiditale, una sorta di espansione carnosa che copriva e connetteva la parte prossimale delle dita di questo animale, analoga a quella di numerosi uccelli semiacquatici.
I therizinosauri avevano i piedi palmati? Le implicazioni sono veramente affascinanti...

Ringrazio Jerry Harris per avermi inviato questi due interessantissimi articoli.

Bibliografia:
Zakharov, S.A. 1964. On the Cenomanian dinosaur, the tracks of which were found in the Shirkent River Valley; pp. 31-35 in Reiman, V.M. (ed.), Paleontology of Tadzhikistan. Ajaden-nuta Bayi, Dushanbe.
Sennikov, A.G. 2006. Reading segnosaur tracks. Priroda 2006(5):58-67.

7 commenti:

  1. Wow, that's incredible. It sort of solves a problem I've always had with therizinosaur reconstructions, too. Namely, therizinosaurs are always restored as big-bellied, digigrade animals that look like they're about to topple forward! A plantigrade posture would better distribute their weight. I'd never thought of it as a possibility. Indeed, I believe it would make them the only plantigrade dinosaurs!

    I'm wary of the idea of "webbed feet." It's more likely that dermal tissue simply grows between the toes, as in many mammals. Actual webbing would imply adeptness in swimming, which I doubt these tubby giants had!

    Would you mind sending these papers along, sir? I'd appreciate it.

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  2. perdona l'ignoranza, ma del therizinosauro oltre agli arti anteriori, è stato trovato altro?

    cla

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  3. @Zach, I agree: "fleshy aponeurosis" would be a better interpretation than "webbed foot".
    @CarloFelix: se chiedi specificatamente il genere Therizinosaurus, di questo sono noti, oltre all'arto anteriore, un piede in buono stato di conservazione ed altri resti frammentari. Tuttavia, abbiamo un cranio completo di Erlicosaurus ed uno scheletro quasi completo (manca il cranio) di Nothronychus graffami, entrambi molto vicini come parentela a Therizinosaurus: ciò ci dà una buona approssimazione del suo scheletro complessivo.

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  4. una camminata plantigrada, questo spiegherebbe perchè il primo metacarpale è "tornato" ad articolarsi con la caviglia. Avrei una domanda: è possibile che quelle impronte rappresentino solo un istantanea in cui l'animale in quel momento avesse adottato la camminata plantigrada per addattarsi meglio ad un particolare substrato e che quindi, normlamente, i therizinosauri avessero una classica camminata digitigrada?

    Giuseppe Mennella

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  5. Alcuni dinosauri mostrano orme sia plantigrade che digitigrade, adattate a diverse posture e substrati. Quindi, in teoria è possibile. Tuttavia, data la peculiarità del piede therizinosauride e l'assenza, per ora, di orme digitigrade, è cauto pensare che, per quanto strano, forse questi theropodi con i piedi così modificati fossero effettivamente plantigradi. Io stesso tenderei al digitigrado, ma i dati paiono smentirlo.

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  6. Alessio/Deltadromeus7/1/10 23:27

    A quanto pare l'ichnotaxon Macropodosaurus è presente anche in Polonia! Terizinosauri europei!
    Purtroppo ho trovato solo l'abstract della pubblicazione:

    Gierlinski, G.D. 2008. Late Cretaceous dinosaur tracks from the Roztocze
    Hills of Poland; pp. 44 in Uchman, A. (ed.), Second International Congress
    on Ichnology Abstract Book. Polish Geological Institute, Warszawa.

    ABSTRACT: Late Cretaceous and Miocene footprints in the Roztocze region
    represent ones of the latest finds of vertebrate tracks in Poland
    (Gierlinski, 2007; Gierlinski et al., 2007). Dinosaur tracks came from the
    arenaceous limestones, which contain the late Maastrichtian foraminiferan
    assemblages. Footprints were found in the Potok site (approximate
    coordinates: N 50°32.609', E 023°04.203') and Mlynarka Mount (N 50°30.790',
    E 023°03.784'). Both sites have been vandalized. The Potok original
    specimens (Fig. lB, D) are stored in the Guciów Cottage, while the replicas
    of the Mlyfiarka Mt. material (Fig. 1A, C) are housed by the Polish
    Geological Institute and the Baltow theme park. The collected material
    includes Velociraptorichnus sp. (small didactyl eumaniraptoran footprint),
    Irenesauripus sp (large tridactyl theropod track), Macropodosaurus sp.
    (tetradactyl plantigrade therizinosauroid footprint) and cf. Hadrosauropodus
    sp. (hadrosaurid pedal and manual print).

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  7. Molto interessante: cercherò di contattare l'autore per avere qualche info in più!
    Grazie Alessio/Bahariasaurus! ;-P

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